Zio Pasa

30 settembre 2007

sono agitato

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minchia.

da questa mattina non riesco a pensare ad altro.

ho fatto un solco sul pavimento della mia stanza a furia d'andare avanti e indietro.

minchia.

VI VOGLIAMO COSI'!!!!

20 settembre 2007

gioco a premi (senza premi)

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dovete indovinare quali persone (appartenenti al nostro giro truzzo, i soliti noti insomma) sono concettualizzate in questi personaggi simpson-stile, che il sottoscritto ha creato grazie soprattutto ad un bel sito.

PERSONAGGIO A




PERSONAGGIO B




PERSONAGGIO C




PERSONAGGIO D




PERSONAGGIO E



difficile vero? ma non impossibile! comunque, usate un po' di fantasia, e lasciate un commento, provando ad associare una persona dei nostri ad ognuno dei 5 personaggi (anche se non sapete, sparate a caso): a ciascuno indicherò il punteggio tra 0 e 5. alla fine svelerò le soluzioni, ovviamente.

tutti i diritti riservati.
si ringrazia valeh con l'acca per la gentile quanto non consapevole concessione di usare la sua idea del gioco-blog.


08 settembre 2007

della giustizia sulla terra

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se si chiedesse ad un buon cristiano quali sono le caratteristiche principali e fondamentali che si possono attribuire al suo Dio, egli risponderebbe (credo senza pensarci troppo) "amore e verità". anzi, queste sono parole che descrivono l'essenza stessa del Dio cristiano, quindi sono ben più che semplici caratteristiche. ma se si vuole scavare più a fondo nella conoscenza di Dio, occorre, a mio parere, aggiungere altri concetti chiave, che descriverei come l'estrinsecarsi delle due caratteristiche fondamentali; in altre parole, essi consistono in concetti umani ed umanizzati che derivano (in senso quasi fisico) dalle due essenze divine: la misericordia, come manifestazione umana dell'amore divino, e la giustizia, che governa i rapporti tra uomo e uomo, e tra uomo e Dio, ed è il modo in cui il Dio vero opera concretamente, secondo canoni di verità, appunto.

un buono e coscienzioso cristiano, quindi, non può considerare secondario o poco rilevante il riferirsi ad un criterio di giustizia in ogni propria azione, in primis nel proprio rapporto con Dio, secondariamente nella propria vita nel mondo e col prossimo. e nessun cristiano in buonafede può annichilire senza conseguenze quel desiderio di giustizia realizzata e perfetta: sarebbe come seppellire il desiderio di eternità e di comunione con Dio che ciascuno porta scritto dentro di sè, più o meno consapevolmente, dalla nascita. infatti il buon cristiano sa perfettamente che la vera giustizia la vedrà pienamente nell'aldilà, come del resto funziona riguardo al vero amore, per Dio e per i prossimo. ma questo non può e non deve impedirgli di desiderare il compimento di una piccola parte di questo tesoro fin da ora, nel mondo; infatti, nessuno può rinunciare a provare ad amare il prossimo solo perchè "tanto è impossibile, si riuscirà solo in paradiso": allo stesso modo nessuno può rinunciare al tentativo di essere giusto, e di impegnarsi perchè il mondo lo sia.

impegnarsi perchè il vero amore e la vera giustizia si realizzino sulla terra, oggi, sapendo che esse non raggiungeranno mai il loro pieno compimento, ma non disperando di questo, piuttosto sperando in Dio, coscienziosi del fatto che la ricerca di amore e di giustizia è benedetta e voluta per noi da Dio stesso. ecco cosa un buon cristiano dovrebbe pensare a proposito della giustizia.

sempre di più, il mondo ci porta ad avere una visione tristemente frammentata e distorta della giustizia: la giustizia va rispettata e perseguita fino a che non sconvolge le nostre abitudini; la giustizia che davvero importa riguarda solo cose gravi tipo non uccidere, non abortire ecc; la giustizia è poco interessante; le leggi dello Stato vanno seguite solo se non sono inique, quindi la verità è che non hanno alcun valore; la giustizia è solo un atteggiamento moralistico di chi giudica con asprezza gli altri; la giustizia porta solo ad atteggiamenti accaniti e punitivi. grandissime corbellerie, smontabili facilmente una per una (i miei 25 lettori mi perdoneranno se proseguo oltre, senza soffermarmi a smontare ogni affermazione sopra riportata).

inoltre, a questo non giova la situazione politica in cui si vive oggi, specialmente in Italia, terra di passionali e di tifosi ultras a 360° gradi; terra dove si è sempre all'erta per appigliarsi al capello che ci permette di giustificare la nostra appartenenza alla fazione dei Santi e il conseguente odio per la fazione degli Iniqui, ma allo stesso modo si conservano nel frigorifero tonnellate di salumi pronte per tapparsi gli occhi nelle circostanze in cui la condotta messa in discussione è proprio quella dei Santi. si creano perciò giustizie sommamente parziali, in cui la vera giustizia è quella che infastidisce il nemico, mentre quella che intacca noi è solo persecuzione, invidia, corruzione dell'avversario. oltre alla parzialità "orizzontale"della giustizia (schieramenti politici, tipologie di persone messe in discussione), esiste (ed è ancora più aberrante) una parzialità "verticale", dove si distingue a seconda del "livello" del reato. per esempio, le persone molto "punitive" riguardo ai crimini di basso ceto (extracomunitari, criminalità passionale, spaccio, prostituzione, ecc) sono poi le stesse che tendono a chiudere un occhio sui crimini economici (truffa, operazioni bancarie tipo parmalat, falso in bilancio) o mafiosi (corruzione nel settore pubblico, tangenti, politica e raccomandazioni nella sanità). inutile dire che, specularmente, le persone accanite contro queste ultime tipologie di reato diventano poi stranamente indulgenti con le prime. anche qui, purtroppo, c'è molta politica.

personalmente, da cristiano, sono sempre più a disagio davanti a tutto ciò. non riesco a riconoscermi in nessuno, e, che è ancora peggio, non riesco neanche a discutere con nessuno che mi sembri davvero al di sopra di queste parti, anzi, particciole. personalmente, amo guardare oltre, amo la giustizia a 360°, sono per i giusti, di qualsiasi fazione. questo mi porta ad avere amici e nemici al di qua e al di là della barricata, e francamente non è una situazione che amo. forse questo mi riporta un po' di più sulla terra, e mi fa assaggiare in pieno il boccone amaro della lontananza del paradiso. ma sono convinto che continuerò testardamente a masticare amaro ancora a lungo, perchè Dio mi ha donato (e non dato) un profondo senso di giustizia e io non lo voglio addormentare: che qualcuno mi indichi dove farlo sfociare nella vita quotidiana del 2007.

ps: tutto questo per dire che non sono della juve.