Zio Pasa

22 marzo 2009

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ho creduto di essere leone; non perché considerassi che essere coraggiosi e forti e temuti da tutti fosse migliore di tante altre cose, piuttosto
perché desideravo essere. il giorno dopo è arrivata la vita e sputandomi addosso mi ha detto "non sei un leone". ho creduto di essere delfino: non perché considerassi che essere cristallini ma belli, immacolati ma non ignavi fosse migliore di tante altre cose, piuttosto perché desideravo essere. il giorno dopo è arrivata la vita e sputandomi addosso mi ha detto "non sei un delfino". ho creduto di essere cavallo; non perché considerassi che essere instancabili lavoratori di poche domande, sempre dediti all'attività del presente, senza un orizzonte da guardare, senza la possibilità di rivolgere lo sguardo verso il davanti fosse migliore di tante altre cose, piuttosto perché desideravo essere. il giorno dopo è arrivata la vita e sputandomi addosso mi ha detto "non sei un cavallo". ho creduto di essere tartaruga; non perché considerassi che essere così saggi e distaccati da potersi permettere di camminare lentamente, riflettendo da soli, senza aver bisogno di guardarsi attorno fosse migliore di tante altre cose, piuttosto perché desideravo essere. il giorno dopo è arrivata la vita e sputandomi addosso mi ha detto "non sei una tartaruga". ho creduto di essere farfalla; non perché considerassi che essere leggeri e brevi e ingenuamente felici fosse migliore di tante altre cose, piuttosto perché desideravo essere. il giorno dopo è arrivata la vita e sputandomi addosso mi ha detto "non sei una farfalla". ho creduto di essere gambero; non perché considerassi che essere diversi tra i diversi, unici tra le finte unicità fosse migliore di tante altre cose, piuttosto perché desideravo essere. il giorno dopo è arrivata la vita e sputandomi addosso mi ha detto "non sei un gambero". ho creduto di essere pecora; non perché considerassi che essere talmente semplici e umili da delegare il proprio stesso essere fosse migliore di tante altre cose, piuttosto perché desideravo essere. il giorno dopo è arrivata la vita e sputandomi addosso mi ha detto "non sei una pecora".

il giorno dopo ancora è oggi. chi cazzo sono dimmelo tu, purché finalmente, per la prima volta, io sia.