Zio Pasa

19 dicembre 2008

non è farina del mio sacco...

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...ma dincibacco è avrei voluto scriverlo io. riflessione molto profonda.


ricordo che mi fu detto da un ex-galeotto: "in carcere tu hai tutta la giornata organizzata. sai che a quell'ora fai ginnastica, a quell'altra ora fai lo scopone, a quell'altra fai il pranzo con uno, a quell'altra la dama con un altro.... poi però uno esce, e sei contento che esce, perchè sei sempre contento quando uno esce. però quel giorno all'ora della dama lui non c'è. ed hai un buco. è in quel momento che ti rendi conto di essere in carcere".

e forse la solitudine è il mio carcere dorato. perchè capita la volta che hai un buco nella tua nullafacenza, oppure hai un buco dentro, e ti rendi conto di essere in gabbia. o un leone in gabbia. o in una gabbia senza leone.

ed è in quel momento che ti rendi conto di essere più orecchie che bocca. e pare impossibile, perchè parli tanto, parli sempre. però lo sai che in fondo parli a chi non ascolta, perchè dici solo ciò che alla fine fa piacere sentir dire. perchè quando hai il buco, più o meno dentro, dici cose che non interessano a nessuno. come le altre in fondo. però dà fastidio far vedere che non interessano. quindi meglio non far finta di ascoltare.

e quando hai il buco anche essere orecchie non ti serve, perchè lo sai che è un trucco per non essere solo. e quando hai il buco lo vuoi riempire urlando quello che hai in testa o in corpo. e cerchi orecchie e non le trovi, e a urlare con te stesso sei abituato. e non puoi sempre urlare di gioia e far urlare di gioia. o di divertimento, nel mio caso, che qua la banca della gioia l'abbiamo chiusa e non ne diamo più a nessuno. e nessuno vuole pigliarsela.

però un po' ci provi, alla fine. fai uno scandisk in cerca di orecchie. ma proprio a tempo perso, lo sai che non ci sono. e te ne torni lì, nel buco. col buco. nel carcere.

tanto lo sai che alla fine ti sei indurito più del cazzo di john holmes, e ne esci da solo. e torni solo.

12 dicembre 2008

fanny lu - es por ti (scusate il video)

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mas fuerte que tu y yo
mas fuerte que el amor
es algo en tu interior
que se interpone entre los dos
no tiene forma de mujer
no se puede tocar ni ver
preguntas sin respuesta
que no logro comprender

y la verdad es que me duele
ay, que te vayas como arena
deslizandote en mis manos
sin poderte contener
y la verdad es que se puede
porque cuando tu me miras
veo brillar azul del
cielo que me ayuda a sostener

rit:

y es por ti
mi amor y mi rival
mi luz y oscuridad
como dormir y despertar
mi feliz felicidad
mi amor y mi rival
me quitas y todo me das
vida muerte, dulce amargo
mi principio y mi final

como goma de borrar
es este amor intenso
un sueño tan profundo
que termina un gran desvelo
una inmensa ola que al pasar
lleva de regreso al mar
tantas huellas tristes
que dejamos tu y yo

y la verdad es que no muere
porque yo al tocar tu mano
siento que es como si
fuera esta la primera vez
y la verdad es que se puede
porque cuando tu me miras
siento que es que yo contigo
vuelvo a ser quien quiero ser

rit

y es que con tu amor se puede
llegar al otro lao del rio
y navegar por las corrientes
que a tu lado se vencen
y es que contigo se puede
subir hasta lo mas alto
y agarrarme de las nubes
y no volver a caer

rit

y es por ti