Per restare in tema...scusate se insisto
________________________________________________
(cit. nasale)
...eh sì, la vita continua e se ne sbatte dei tuoi ricordi...se ne frega delle persone a cui hai voluto bene...ora ce ne sono altre che ti si pongono davanti e che ti occupano il tempo e la tua mente...adesso hai altro da fare...
alla fine sono uscito da quella serata ovviamente distrutto, ovviamente perdente; e l'odiatissima quotidianità e lo studio del giorno dopo mi hanno dato il colpo di grazia
ma alle volte basta un incontro, una notizia ricevuta e data come sicura direttamente dalla fonte (già nell'aria da tempo, nientedinuovosulfronteoccidentale, previdibile) e la mente si apre a nuovi interrogativi
per esempio, mi domando e dico:
esiste l'amicizia in età adulta? ovviamente sì direte, che domanda idiota, ma io insisto; siamo ancora in grado di entrare in confidenza con una persona appena conosciuta come facevamo quando avevamo 16 anni? in modo infantile, a volte patetico, senza capire, senza capirci, ma anche in modo totale, divertente, genuinamente profondo...sono molto pessimista al riguardo
quanti vincoli, scrupoli, rispetto umano ci frenano; l'idea borghese degli amici di famiglia, il tempo che non basta mai (vera piaga del mondo occidentale), gli hobbies ai quali non si rinuncia, perchè "tolti quelli che mi rimane?"...
come fare ad entrare in sintonia con le persone che appartengono alla categoria "ora ce ne sono altre che ti si pongono davanti e che ti occupano il tempo e la tua mente"?
e, posto che con questa categoria difficilmente si potrà vivere quel pericoloso stupido vincolo dell'amicizia infantile e meravigliosa, come riuscire a imporre la propria scelta di non dimenticare sopra questa vita che "se ne sbatte dei tuoi ricordi...se ne frega delle persone a cui hai voluto bene"?
il tempo sembrerebbe mancare persino per occuparsi delle cose più urgenti...forse è una questione di priorità interne stabilite da noi inconsciamente? o ci sono priorità oggettive?
oppure, prima o poi, il parlamento europeo avvallerà la mia proposta di legge di costituire un nuovo calendario con giornate di 26 ore, finalmente libero dalla annosa schiavitù imposta dai rigidi vincoli della luce naturale e della rivoluzione terrestre?

(cit. nasale)
...eh sì, la vita continua e se ne sbatte dei tuoi ricordi...se ne frega delle persone a cui hai voluto bene...ora ce ne sono altre che ti si pongono davanti e che ti occupano il tempo e la tua mente...adesso hai altro da fare...
alla fine sono uscito da quella serata ovviamente distrutto, ovviamente perdente; e l'odiatissima quotidianità e lo studio del giorno dopo mi hanno dato il colpo di grazia
ma alle volte basta un incontro, una notizia ricevuta e data come sicura direttamente dalla fonte (già nell'aria da tempo, nientedinuovosulfronteoccidentale, previdibile) e la mente si apre a nuovi interrogativi
per esempio, mi domando e dico:
esiste l'amicizia in età adulta? ovviamente sì direte, che domanda idiota, ma io insisto; siamo ancora in grado di entrare in confidenza con una persona appena conosciuta come facevamo quando avevamo 16 anni? in modo infantile, a volte patetico, senza capire, senza capirci, ma anche in modo totale, divertente, genuinamente profondo...sono molto pessimista al riguardo
quanti vincoli, scrupoli, rispetto umano ci frenano; l'idea borghese degli amici di famiglia, il tempo che non basta mai (vera piaga del mondo occidentale), gli hobbies ai quali non si rinuncia, perchè "tolti quelli che mi rimane?"...
come fare ad entrare in sintonia con le persone che appartengono alla categoria "ora ce ne sono altre che ti si pongono davanti e che ti occupano il tempo e la tua mente"?
e, posto che con questa categoria difficilmente si potrà vivere quel pericoloso stupido vincolo dell'amicizia infantile e meravigliosa, come riuscire a imporre la propria scelta di non dimenticare sopra questa vita che "se ne sbatte dei tuoi ricordi...se ne frega delle persone a cui hai voluto bene"?
il tempo sembrerebbe mancare persino per occuparsi delle cose più urgenti...forse è una questione di priorità interne stabilite da noi inconsciamente? o ci sono priorità oggettive?
oppure, prima o poi, il parlamento europeo avvallerà la mia proposta di legge di costituire un nuovo calendario con giornate di 26 ore, finalmente libero dalla annosa schiavitù imposta dai rigidi vincoli della luce naturale e della rivoluzione terrestre?
