Zio Pasa

06 novembre 2006

Per restare in tema...scusate se insisto

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(cit. nasale)
...eh sì, la vita continua e se ne sbatte dei tuoi ricordi...se ne frega delle persone a cui hai voluto bene...ora ce ne sono altre che ti si pongono davanti e che ti occupano il tempo e la tua mente...adesso hai altro da fare...


alla fine sono uscito da quella serata ovviamente distrutto, ovviamente perdente; e l'odiatissima quotidianità e lo studio del giorno dopo mi hanno dato il colpo di grazia

ma alle volte basta un incontro, una notizia ricevuta e data come sicura direttamente dalla fonte (già nell'aria da tempo, nientedinuovosulfronteoccidentale, previdibile) e la mente si apre a nuovi interrogativi

per esempio, mi domando e dico:

esiste l'amicizia in età adulta? ovviamente sì direte, che domanda idiota, ma io insisto; siamo ancora in grado di entrare in confidenza con una persona appena conosciuta come facevamo quando avevamo 16 anni? in modo infantile, a volte patetico, senza capire, senza capirci, ma anche in modo totale, divertente, genuinamente profondo...sono molto pessimista al riguardo

quanti vincoli, scrupoli, rispetto umano ci frenano; l'idea borghese degli amici di famiglia, il tempo che non basta mai (vera piaga del mondo occidentale), gli hobbies ai quali non si rinuncia, perchè "tolti quelli che mi rimane?"...

come fare ad entrare in sintonia con le persone che appartengono alla categoria "ora ce ne sono altre che ti si pongono davanti e che ti occupano il tempo e la tua mente"?

e, posto che con questa categoria difficilmente si potrà vivere quel pericoloso stupido vincolo dell'amicizia infantile e meravigliosa, come riuscire a imporre la propria scelta di non dimenticare sopra questa vita che "se ne sbatte dei tuoi ricordi...se ne frega delle persone a cui hai voluto bene"?

il tempo sembrerebbe mancare persino per occuparsi delle cose più urgenti...forse è una questione di priorità interne stabilite da noi inconsciamente? o ci sono priorità oggettive?

oppure, prima o poi, il parlamento europeo avvallerà la mia proposta di legge di costituire un nuovo calendario con giornate di 26 ore, finalmente libero dalla annosa schiavitù imposta dai rigidi vincoli della luce naturale e della rivoluzione terrestre?




3 Comments:

  • At 07 novembre, 2006 00:16, Blogger gigilentini said…

    bella la parte sugli hobbies...hai proprio ragione...non ci vogliamo rinunciare perchè "tolti quelli che mi rimane?"
    Ebbene io penso sia possibile non essere schiavi della serata al cinema o a teatro o al campo di calcetto o in piscina e via dicendo...però ho imparato che non lo si può pretendere da tutte le persone...prima o poi tutti si renderanno conto che non si può andare avanti così...altrimenti qui scoppia tutto! Per adesso accontentiamoci di quelli che l'hanno già capito o che, ogni tanto, lo capiscono e poi magari ricascano nel circolo vizioso del "tempo che non basta mai!" Così si scoprono persone che sono magari meno interessanti, che mai avresti pensato potessero essere importanti per te ma alla fine sono le uniche persone che ti ascoltano! Non sono niente di che...ma sono i tuoi amici!!! Senza nessun rancora verso gli altri...prima o poi se ne accorgeranno tutti (o almeno così voglio pensare)!
    In ogni caso sarebbe bello, lo dico da anni, riscoprire il gusto di stare insieme, senza bisogno di far qualcosa di speciale...forse è questo che si perde da "grandi"...siamo troppo presuntuosi e vogliamo fare 1000 cose perchè così sembriamo più importanti agli occhi degli altri...siam fatti così ma possiamo sempre, quando ce ne accorgiamo, tornare indietro e cecare qualcuno disposto a vivere almeno per una serata senza il timer...

     
  • At 07 novembre, 2006 01:30, Blogger Zio Pasa said…

    sono completamente d'accordo a metà con te

    nel senso che trovo alcune cose sacrosante, altre che mi paiono sensate ma non posso capire forse perchè troppo legate alla tua esperienza personale, e mi riesce difficile decontestualizzarle

    ciò che non condivido invece è questo:

    1) spesso, per esperienza personale, non è tanto il timer che incalza ad essere elemento di disturbo, quanto trovare un buco agli impegni giornalieri(ai quali va aggiunta sempre almeno un'oretta di sano riposo casalingo, secondo come la vedo io)da dedicare agli incontri. non generalizziamo dicendo che la gente è sempre di fretta; la gente è sempre di fretta ANCHE perchè questa società si basa su un gravoso insieme di impegni giornalieri che alle volte traboccano dalle 24 ore

    2) non generalizziamo neanche le schiavitù degli hobbies. sempre per esperienza personale, vedo come per me è dannoso rinunciare allo sport, per una questione fisiologica, essendo l'unica cosa che mi garantisce una salute decente fisica e soprattutto mentale. quindi, con un minimo di elasticità, posso immaginare che per altre persone ci possano essere altre attività extra alle quali si dedicano per "farsi del bene" e non per sembrare fighi e importanti agli occhi degli altri. questo lo dico con una certa sicurezza di essere nel giusto, dal momento che ho sempre cercato di coinvolgere tutte le persone che mi ruotano attorno nelle mie attività sportive; quando ho visto che ci rimanevo male in caso di fallimento (cioè non trovavo compagnia) ho fatto una prova: provavo a organizzarmi in modo da fare tutto da solo, poi chiedevo a qualcuno, e se trovavo dei compagni tanto meglio. la prova fu positiva, e ora faccio spessissimo sport da solo e mi piace comunque molto. quindi ti invito a non generalizzare, anche perchè quando esco con un pallone a tirare due calci da solo, nessuno lo sa, certo non faccio la figura del figo, ma torno a casa con un sorriso a 32 denti lo stesso...so che in questo modo "spreco" del tempo, ma credo che la qualità della propria vita sia condizione necessaria per le proprie relazioni sociali; se questa società poi dimostra molto poco rispetto per le mie necessità, posso fare di necessità virtù e cercare di essere il più flessibile possibile, ma certo non cambiare la mia natura

     
  • At 07 novembre, 2006 18:49, Blogger gigilentini said…

    hai contestualizzato troppo, io mi riferivo più in generale ad un generico individuo sui trent'anni, che non trova il tempo per fare qualcosa per gli altri o per rivedere i vecchi amici. In realtà quelli con cui si trova benissimo troverà sempre il tempo per vederli ma non appena questi hanno qualche problema o sono diventati (a causa della vita) meno simpatici la cosa cambia....in realtà ripensandoci questo vale anche per noi, se pensiamo che le amicizie non sono "dovute" e che dovremmo prendere quello che gli altri ci possono dare e cercare di aiutarli.
    In ogni caso non mi riferivo direttamente a noi...nel nostro caso sai benissimo che sono d'accordo con te sullo sporto...è una questione di qualità di vita, hai ragione! La critica era soprattutto rivolta alla mancanza di ogni spirito di "gruppo", di voler pensare agli altri, questo non vuol dire rinunciare a stare bene. Ma alla fine è giusto così, non si può imporre a nessuno una determinata scala di priorità nella vita...solo fa soffrire quando qualcuno a cui vuoi bene ce l'ha completamente sfasata dalla tua...

     

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