Zio Pasa

18 marzo 2007

Gianni!! ...

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vi lancio volentieri queste chicche. per favore, non siate così superficiali da far scadere la vostra lettura in un punto di vista banalmente dicotomico (ottimista/pessimista), e non siate neanche così sciocchi da farvi venire in mente solamente battute stile unieuro (che il sottoscritto ha già voluto inserire nel titolo, così da renderle già in partenza cosa assolutamente non originale). quello che vi propongo è un'ironica, non scientifica, ma schietta e a tratti disarmante riflessione antropologica. perchè tante cose riportate sono sì immediatamente confutabili, mentre altre paiono essere la cruda verità, anche se detta in modo originale e aforistico.

tante situazioni si propongono davvero così negative ai nostri occhi? sono davvero la maggioranza? oppure tendiamo a ricordare (per un meccanismo di natura diabolico) solo quelle che confermano tali leggi, mentre le altre le dimentichiamo in fretta? e in questo caso non avremmo costruito la legge più pessimistica mai formulata sull'uomo (del tipo "l'uomo è un animale cui capitano eventi positivi e negativi, ma tende, per natura, a ricordare solo quelli negativi e a rimuovere quelli positivi")?

comunque vi invito a confrontarvi schiettamente con questo testo, specialmente sulle riflessioni di carattere antropologico e scientifico. per chi come me studia materie scientifiche (o ne ha un'idea), è facile avere i recettori culturali giusti per far scattare le dovute riflessioni.

una rilfessione di partenza è: senza un'idea di peccato originale che spieghi la natura di profonda imperfezione di cui è pregna la realtà, senza la fede e la speranza in un Dio che ci ha sì cacciati dal paradiso, ma ha con noi un disegno di nuova ed eterna salvezza, senza la carità che permette all'uomo di annichilire la sua parte intrinsecamente maligna, come si potrebbe pensare per l'uomo una vita diversa da uno stato di angoscia e disperazione perenne, quando la natura che ci circonda ha alcuni aspetti così terribili all'occhio umano, e comunque pare insanabile il conflitto tra le pulsioni interiori volte all'amore ed un pianeta terra su cui si svolge da secoli (tra tutte le specie esistenti) un'incredibile, affascinante, non risolvibile lotta per la vita?


Legge di Murphy
Se qualcosa può andar male, lo farà.

Corollari
1. Niente è facile come sembra.
2. Tutto richiede più tempo di quanto si pensi.
3. Se c'è una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà la prima a farlo.
4. Se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto.
5. Lasciate a se stesse, le cose tendono a andare di male in peggio.
6. Non ci si può mettere a far qualcosa senza che qualcos'altro non vada fatto prima.
7. Ogni soluzione genera nuovi problemi.
8. I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere.
9. Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla.

La filosofia di Murphy
Sorridi. Domani sarà peggio.

Costante di Murphy
Le cose vengono danneggiate in proporzione al loro valore.

Versione relativistica della legge di Murphy
Tutto va male nello stesso tempo.

Chiosa di O'Toole alla legge di Murphy
Murphy era un ottimista.

Settima variante di Zymurgy alla legge di Murphy
Quando piove, diluvia.

Postulato di Boling
Se sei di buon umore, non ti preoccupare. Ti passerà.

Legge di Iles
C'è sempre un modo migliore.

Corollari
1. Quando il modo migliore ci sta davanti agli occhi, specialmente per lunghi periodi, non lo vediamo.
2. Neanche Iles lo vede.

Seconda legge di Chisholm
Quando tutto va bene, qualcosa andrà male.

Corollari
1. Quando non può andar peggio di così, lo farà.
2. Se le cose sembrano andar meglio, c'è qualcosa di cui non stiamo tenendo conto.

Terza legge di Chisholm
Le proposte sono sempre capite dagli altri in maniera diversa da come le concepisce chi le fa.

Corollari
1. Se si spiegano le cose in maniera tale che nessuno possa non capire, qualcuno non capirà.
2. Se si fa qualcosa con l'assoluta certezza dell'approvazione di tutti, a qualcuno non piacerà.
3. Se si vuol mettere qualcuno di fronte al fatto compiuto, il fatto non si verificherà.

Prima legge di Scott
Qualsiasi cosa vada male, avrà probabilmente l'aria di andare benissimo.

Seconda legge di Scott
Quando si trova e si corregge un errore, si vedrà che andava meglio prima.

Corollario
Quando si capisce che la correzione era sbagliata, sarà troppo tardi per tornare indietro.

Prima legge di Finagle
Se un esperimento funziona, qualcosa è andato male.

Seconda legge di Finagle
Qualunque sia il risultato di un esperimento, ci sarà sempre qualcuno pronto a:
a) fraintenderlo
b) falsificarlo
c) credere che si sia prodotto in virtù della sua teoria preferita.

Terza legge di Finagle
In un qualsiasi insieme di dati, la cifra così evidentemente corretta da non richiedere un controllo è l'errore.

Corollari
1. Nessuno a cui chiedere aiuto la vedrà.
2. Chiunque passi di lì per darvi un consiglio gratuito la vedrà immediatamente.

Quarta legge di Finagle
Una volta che si è pasticciato qualcosa, qualsiasi intervento teso a migliorare la situazione non farà altro che peggiorarla.

Norme di Finagle
1. Prima tracciate le curve che vi servono, poi trovate i punti che corrispondono.
2. Ogni esperimento deve essere riproducibile, e fallire sempre allo stesso modo.
3. Non credete ai miracoli: contateci ciecamente.

Assioma di Wingo
Tutte le leggi di Finagle possono essere trascurate da chi ha imparato la semplice arte di fare senza pensare.

Legge di Gumperson
La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità.

Leggi di Issawi sul progresso
Il corso del progresso: La maggior parte delle cose va costantemente peggio.
Il sentiero del progresso: Una scorciatoia è la via più lunga tra due punti.
Il passo del progresso: La società è un mulo, non un'automobile... Se la si spinge troppo, scalcia e disarciona chi la cavalca.

Prima legge di Sodd
Quando qualcuno cerca di raggiungere un obiettivo, sarà sempre ostacolato dall'involontario intervento di qualche altra presenza (animata o inanimata). Tuttavia, ci sono obiettivi che vengono raggiunti, in quanto la presenza che interviene cerca a sua volta di raggiungere un obiettivo ed è naturalmente soggetta a interferenze.

Seconda legge di Sodd
Prima o poi, la peggiore combinazione possibile di circostanze è destinata a prodursi.

Corollario
Un sistema deve essere sempre concepito in modo da resistere alla peggiore combinazione possibile di circostanze.

Legge di Simon
Qualsiasi aggregato prima o poi cade a pezzi.

Legge di Rudin
In casi di crisi che obbligano la gente a scegliere tra varie linee di condotta, la maggioranza sceglierà la peggiore possibile.

Teorema di Ginsberg
1. Non puoi vincere.
2. Non puoi pareggiare.
3. Non puoi nemmeno abbandonare.

Chiosa di Freeman al teorema di Ginsberg
Tutte le più importanti filosofie che cercano di dare un significato alla vita sono basate sulla negazione di una parte del teorema di Ginsberg.
Per esempio:
1. Il capitalismo è basato sul presupposto che si possa vincere.
2. Il socialismo è basato sul presupposto che si possa pareggiare.
3. Il misticismo è basato sul presupposto che si possa abbandonare.

Osservazione di Ehrman
1. Le cose andranno peggio prima di andar meglio.
2. Chi ha detto che le cose andranno meglio?

Seconda legge di Everitt sulla termodinamica
La confusione nella società è sempre in aumento. Solo l'enorme sforzo di qualcuno o di qualcosa può limitare tale confusione in un'area circoscritta. Tuttavia, questo sforzo porterà a un aumento della confusione totale della società.

Legge di Murphy sulla termodinamica
Sotto pressione, le cose peggiorano.

Legge di Pudder
Chi ben comincia, finisce male. Chi comincia male, finisce peggio.

Teorema di Stockmayer
Se sembra facile, è dura. Se sembra difficile, è fottutamente impossibile.

Prima legge di Zymurgy sulla dinamica dei sistemi in evoluzione
Una volta aperta una scatola di vermi, l'unico modo di rimetterli in scatola è usarne una più grande.

Seconda legge di Commoner sull'ecologia
Niente va mai via.

Legge di Howe
Ognuno di noi ha un piano che non funzionerà.

Legge di Guizot
Si cade sempre dalla parte da cui si pende.

Legge di Sturgeon
Lo sporco costituisce il 90 per cento di tutto.

Assioma di Bramati
Tutto suda.

Legge dell'ineffabile
Non appena si nomina qualcosa: se è buono, sparisce, se è cattivo, succede.

Legge univoca delle premesse
Premesse negative portano a risultati negativi. Premesse positive portano a risultati negativi.

5 Comments:

  • At 21 marzo, 2007 11:00, Blogger Valeh said…

    quoto!!!

     
  • At 21 marzo, 2007 19:17, Blogger gigilentini said…

    forse non c'entra molto col discorso ma oltre a ridere, mi è venuta in mente solo una cosa leggendo questo post. Ho pensato alle persone che hanno incontrato davvero Dio, penso a San Paolo ("Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio"), San Francesco ("Perfetta Letizia"), Padre Pio, Giovanni Paolo II e anche persone che ho conosciuto direttamente tra cui mi viene in mente il padre francescano che ha tenuto il corso per fidanzati ad assisi (sant'uomo!). Ebbene, cosa direbbero loro sentendo queste considerazioni? Secondo me che la cosa che davvero è malata nell'uomo è il cuore e il cervello! È lì che sentiamo questa infinita insoddisfazione e tristezza! E che ci fa credere che nel mondo regni il caos!
    Gli uomini che ho citato invece hanno un'altra visione del mondo: tutto è meraviglioso, tutto è un dono di Dio, etc.. che altro dire?
    Io personalmente penso di essere nel mezzo. Da qualche anno a questa parte ho imparato a vedere il buono nelle persone, nella natura, nelle situazioni della vita. Non voglio fare del facile ottimismo alla unieuro perchè non sono esente da quel sentimento strano misto di pessimismo e malinconia che sentiamo ogni giorno e illustrato dal testo proposto dal nostro caro Zio Pasa. Tuttavia, guardando il modo di vivere di tante persone, non posso non riconoscere di aver avuto già una grande grazia! è così importante sapere apprezzare l'immensa bellezza del mondo, delle persone, della natura, della volontà di Dio. Io tante cose non le capisco ancora ma prego di arrivare anche io un giorno a capire il mondo e a vivere come i santi che ho citato prima, so che è possibile!

     
  • At 24 marzo, 2007 12:15, Blogger Zio Pasa said…

    ah ecco. mi pareva strano che voi due non commentaste proprio questo post. mi fa piacere (ma lo sapevo in partenza) che vi sia piaciuto.

    dati anche i suoi studi, la nostra imbarcazione fluviale l'avrà trovato divertente e stimolante, ed immagino sia per questo che abbia manifestato il suo essere d'accordo. tra l'altro, nonostante il mio odio per i neologismi, amo e trovo divertente il verbo "quotare", chissà perchè.

    giginasoni, invece, si auto-definisce una "via di mezzo", immagino tra l'essere s. francesco e l'essere zio pasa. praticamente un'anima del purgatorio, ponendomi dal suo punto di vista. interessante il suo discorso sulla gioia di vivere dei santi, ma vorrei permettemi di andare oltre; pensiamo ad esempio ai primi martiri cristiani, che andavano a sfamare le fiere cantando inni di gioia. certo, chi possiamo immaginare più felice di loro? epperò resta il fatto che umanamente la visione di una tigre che squarta un uomo sia disgustosa e raccapricciante, e se mi capitasse mai di vedere una cosa simile, ne sarei scioccato per la vita. oppure pensiamo di vedere un documentario sull'africa: posti paradisiaci, un placido ruscello, una sinuosa gazzella che vi si disseta...che meraviglie ha fatto il creatore. salvo poi vedere sbucare dalle acque un alligatore di 5 metri che morde al collo la gazella e se la porta in acqua per papparsela. è la natura, direte voi. infatti, dico io. è proprio la natura che ha voluto il creatore, umanamente incomprensibile, come incomprensibile (e per alcuni fonte d'ansia) è l'evidente lotta per la vita che ci circonda. ho paura che a volte ci limitiamo ad apprezzare e meravigliarci di un creato a dimensione umana e di un creatore come lo vorremmo noi, cose che in realtà non esistono. secondo la mia visione, invece, siamo alla ricerca (ne va davvero della nostra felicità) del creatore davvero esistente, che non ha bisogno dell'uomo, che non è a dimensione umana, che non ragiona come noi, anzi che fa cose (a volte) all'occhio umano terribili. detto ciò, non trovo affatto sciocche e superficiali (anzi, sono esattamente l'opposto) le persone che nell'arco della loro esistenza riescono a mettere a frutto il "gioco della felicità" di pollianesca memoria (permettetemi questa cacchiata, sono pur sempre un bambino del 1983).

     
  • At 31 marzo, 2007 14:03, Blogger gigilentini said…

    non voglio smontarti tutto il ragionamento ma se leggi la bibbia e il catechismo, la visione dell'uomo non è proprio quella che proponi tu ("Tu lo hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato", etc...). Dio ha voluto crearci perchè lo lodassimo perchè gli dessimo gloria...non siamo inutili!
    PS: non sono una via di mezzo per scelta, è che non riesco a fare di più...per ora!
    non ritorniamo indietro alla vicenda dell'ignavia, ne ho avuto abbastanza 10 anni fa...

     
  • At 31 marzo, 2007 15:07, Blogger Zio Pasa said…

    ma io non ho dato affatto una visione dell'uomo! ho dato una visione del contesto in cui è inserito l'uomo: una natura a volte crudele, un'incessante lotta per la vita, tanti fatti umanamente inspiegabili e talora terribili. che si possa essere felici ugualmente è vero, ed è la dimostrazione che l'infelicità viene da dentro l'uomo e non da fuori. ciò non di meno, il mondo ci incute naturalmente paura, di non farcela, di non sopravvivere, che non si può nemmeno pareggiare insomma...ma ehi...non è proprio questa insoddisfazione cronica che ci conduce a volte al pensiero di Dio?

    comunque l'unica frase in cui qualificavo l'esistenza in se stessa dell'uomo era qualcosa del tipo "Dio non ha bisogno di noi" che è cosa vera...rileggendo il mio commento non ho trovato nulla che possa essere in antitesi con "lo hai fatto poco meno degli angeli".

    ps: non ho capito il riferimento a 10 or sono e al girone degli ignavi.

     

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