le cose che mi perplimono
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voglio iniziare una nuova rubrica, che porterò saltuariamente avanti a seconda degli avvenimenti futuri che la vita mi riserverà.
questa rubrica si chiama, appunto, "le cose che mi perplimono". come si può facilmente dedurre dal mio avatar nel profilo di blogspot e da un particolare post tra quelli che precedono, l'aggettivo più efficace per descrivere il mio carattere (ma anche il mio stato d'animo abituale) è "perplesso". il che non significa "irritato" o "arrabbiato". non significa che giudico gli altri. significa piuttosto che rimango spesso e volentieri sbigottito o, per meglio dire, "perplesso" per comportamenti che non capisco e che quindi io personalmente non avrei mai.
iniziamo, dunque.
le cose che mi perplimono (sessione 1):
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1) Chi chiama un'altra persona al telefono e, senza salutare, viene subito al punto della telefonata, come se fossero insieme già da diversi minuti (mentre magari non si parlano da giorni).
2) Chi chiama al telefono un'altra persona e inizia a parlare senza salutare, ma, in seguito ad ampi saluti e convenevoli da parte dell'interlocutore, li ignora del tutto parlandogli quasi sopra, e passando direttamente al punto della telefonata.
3) Chi non fa nulla per migliorare se stesso: dal momento che Dio lo ama così per come è, e lui stesso si accetta, non c'è alcuna necessità di sforzarsi per migliorarsi.
4) Chi non ha mai voglia di fare discorsi profondi.
5) Chi "sa tutto di te", ma non ti chiede mai nulla, né si fa raccontare nulla.
6) Chi non sa nulla di te e non gliene importa un fico secco di sapere qualcosa.
7) Chi non si perplime osservando il mondo, o, per lo meno, non trova tutto molto curioso.
8) L'incredibile e pazzoide mondo del lavoro.
voglio iniziare una nuova rubrica, che porterò saltuariamente avanti a seconda degli avvenimenti futuri che la vita mi riserverà.
questa rubrica si chiama, appunto, "le cose che mi perplimono". come si può facilmente dedurre dal mio avatar nel profilo di blogspot e da un particolare post tra quelli che precedono, l'aggettivo più efficace per descrivere il mio carattere (ma anche il mio stato d'animo abituale) è "perplesso". il che non significa "irritato" o "arrabbiato". non significa che giudico gli altri. significa piuttosto che rimango spesso e volentieri sbigottito o, per meglio dire, "perplesso" per comportamenti che non capisco e che quindi io personalmente non avrei mai.
iniziamo, dunque.
le cose che mi perplimono (sessione 1):
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1) Chi chiama un'altra persona al telefono e, senza salutare, viene subito al punto della telefonata, come se fossero insieme già da diversi minuti (mentre magari non si parlano da giorni).
2) Chi chiama al telefono un'altra persona e inizia a parlare senza salutare, ma, in seguito ad ampi saluti e convenevoli da parte dell'interlocutore, li ignora del tutto parlandogli quasi sopra, e passando direttamente al punto della telefonata.
3) Chi non fa nulla per migliorare se stesso: dal momento che Dio lo ama così per come è, e lui stesso si accetta, non c'è alcuna necessità di sforzarsi per migliorarsi.
4) Chi non ha mai voglia di fare discorsi profondi.
5) Chi "sa tutto di te", ma non ti chiede mai nulla, né si fa raccontare nulla.
6) Chi non sa nulla di te e non gliene importa un fico secco di sapere qualcosa.
7) Chi non si perplime osservando il mondo, o, per lo meno, non trova tutto molto curioso.
8) L'incredibile e pazzoide mondo del lavoro.
3 Comments:
At 31 luglio, 2008 10:14,
gigilentini said…
molto interessante e curiosa questa rubrica...vai avanti!
chissà quante volte sono capitato in uno dei 9 punti!
At 16 settembre, 2008 13:50,
nocciolina said…
wow paolo!ho letto solo ora il post...
in quali punti rientro? ;)
At 30 settembre, 2008 14:58,
Zio Pasa said…
perchè wow?
quasi tutti quelli che conosco rientrano in qualche punto, altrimenti non sarei così perplesso ;)
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